25 giugno 2007

LA PRIMA VOLTA


Strana sensazione, quella.
Come camminare per la prima volta, quella però non la ricordo.
Come i primi venti metri in bicicletta, ricordo che batteva il cuore, forte, per la paura di cadere o forse era solo perchè era la prima volta e stavo imparando qualcosa di nuovo.
La prima volta a scuola, no, quella non mi è piaciuta. Troppa gente.
Il sovraffollamento è uno dei miei attuali pensieri più pesanti, meglio quando si è in pochi, c'è più spazio.
La prima volta, "quella" prima volta, forse le somiglia.
Esitazioni, ansia da prestazione e poi qualcosa di magico che ti stringe lo stomaco e ti toglie il respiro e così torno adolescente per un giorno, quel giorno, con la stessa voglia e lo stesso entusiasmo.
Mi è stato detto che in questo sport ogni giorno è una scoperta o un momento di crescita e che ogni giorno avrei imparato qualcosa di nuovo ed emozionante ma per ora mi sembra solo di aver vissuto per la prima volta; come avessi scelto "la pillola rossa" e mi avessero reso unplugged da tutto quanto conosciuto fino a ieri.
Scoprire un nuovo mondo da zero somiglia ad aprire gli occhi, per la prima volta.
Giovane a 32 anni, più giovane di quanto io sia mai stato.
Una prima volta immerso nel blu del lago, quello a nord, ben diverso dal piatto ed iperedificato sudgardesano.
Un ambiente panoramico, a tre dimensioni, e nella dimensione orizzontale del mio corpo scopro quella verticale dell'aquilone, mastodontico oggetto grande quanto una cucina o una camera da letto con cui confrontarsi.
Trasformare un pollo in un nibbio, anche questo è da prima volta ed insegnare a quel coso a volare docile ma deciso, potente ma leggero è davvero un'impresa.
Confrontarsi per la prima volta con nuove forze della natura, grandi, potenti, maestose, dominanti.
Scoprire il vento per la prima volta, non che non sapessi l'effetto che fa sui capelli o sulla pelle ma un conto è sentirlo e avvertirne la presenza ed un conto è domarlo: un toro, un cavallo imbizzarrito.
I primi giorni in acqua con il kite somigliano proprio ad un rodeo, davvero strapazzanti.
Un'altra nuova sensazione ed un altro elemento, ribelle e scorbutico più del maltempo a cui spesso è legato, più snob e imprevedibile della neve. Un elemento assolutamente aleatorio, almeno a queste latitudini: oggi c'è, domani no.
Il vento, meraviglioso proprio in quanto aleatorio, in quanto difficilmente calcolabile, meraviglioso in quanto raro.
Straordinarie sensazioni da prima volta che mi portano inesorabilmente alla prossima, quella in cui butterò di nuovo l'ala in power zone slegandomi da tutto il resto.
Un'altra volta vento e briglie sciolte, volando sull'acqua come un sasso, piatto, lanciato in uno stagno da una mano esperta.
Sono nato Kiter, a 32 anni.
Sono sempre stato Kiter, avevo solo bisogno di una prima volta per scoprirlo.

Luca

Soundtrack: Traffic in the sky (On and On - Jack Johnson)