
E poi c'è un ulteriore stadio nella percezione del mondo per un libero sciatore: il "settimo senso". Difficile tentare di spiegarvi o di descriverlo nero su bianco questo ultimo, supremo senso. Specialmente prima che la prima curva in fresca della stagione abbia soffiato sul fuoco che vi arde dentro. Potete anche dirmi che sono pazzo o visionario. Può darsi. Ma io so che esiste e che anche voi l'avete a portata di mano, questo settimo senso. È un privilegio. È la consapevolezza di tutto questo. E' la capacità di comprendere che la sensazione di armonia con la natura, con le stagioni, con noi stessi e con gli altri che percepiamo sciando su una montagna d'inverno, è un dono prezioso. Uno dei fini ultimi della nostra esistenza. Non è sport. Non è tecnica o tecnologia. Non è arte, o non solo questo. E' la musica della nostra anima. E' per questo che tutto quello che si vende e si compra, nel nostro piccolo mondo, sembra così squallido e inutile. Inutile come una curva su una pista sintetica. Inutile come una gara con una classifica. Inutile come un editoriale senza coraggio. Ma che stupido che sono, che ve lo dico a fare? E' da quattro anni che incrociamo le nostre tracce. Certo, che lo sapete già, cosa è il settimo senso. Che l'inverno abbia inizio.
Emilio Previtali
Tratto da FREE.Rider #15 (Editoriale)